“Le città divise”, non potevo non iniziare con il libro al quale sono più legato, una raccolta che ho curato ormai quasi tre anni fa, grazie all’Istituto J. Maritain e alla Infinito Edizioni e a tutti gli amici e colleghi che hanno partecipato prima al seminario organizzato a Trieste e poi alla stesura dei rispettivi articoli nella pubblicazione.
Il libro è il primo numero della collana “Orienti” della casa editrice Infinito Edizioni, e per me questo è motivo di orgoglio, perchè poi la collana ha avuto molte altre pubblicazioni di qualità e sta avendo grandi successi e soddisfazioni.
Le città divise è un tema che ho provato a lanciare come filone di studio, di ricerca e di approfondimento alcuni anni fa e il libro è stato il primo importante passo. Si è rivelata una scelta azzeccata, dato che con il tempo il tema si è dimostrato di grandissima attualità.
Questa la presentazione sul retrocopertina:
“Le città divise sono un fenomeno molto diffuso ma inspiegabilmente poco trattato, a volte “risolto” solo come un problema di contrapposizione etnica. Eppure è la città stessa come “organizzazione sociale complessa” che viene messa in crisi dai conflitti e dai confini: la città divisa è la negazione della città come luogo della pluralità e della diversità, è lo spazio pubblico che si fa confine invece che luogo di incontro, è la comunità che si fa luogo di chiusura invece che di sviluppo.
Le tragedie succedutesi a Sarajevo come a Mostar, ma anche, in epoche diverse, a Belfast, Berlino, Beirut e Gerusalemme, hanno dimostrato la fragilità e la vulnerabilità delle città e delle società urbane.
Questo libro offre uno sguardo multidisciplinare, dando una pluralità di voci all’analisi dei fenomeni e dell’esperienza vissuta in alcune città, in particolare nei Balcani, presentando anche progetti e proposte per dimostrare che il rilancio delle città e della cittadinanza dipende in primo luogo dalla ricostruzione del dialogo, e dalle politiche attuate a livello locale e regionale.
In questo ambito la stessa Europa si mette alla prova, da momento che lavorare sulle città divise significa infatti lavorare sull’incontro di popoli, religioni e culture diverse.”
Collana: Orienti
Titolo: Le città divise. I Balcani e la cittadinanza tra nazionalismo e cosmopolitismo
Autore: Gian Matteo Apuzzo (a cura di)
Caratteristiche: formato cm 15×21, brossura filo refe, copertina plastificata a colori, con foto e fumetti b/n
Pagine: 128
Prezzo: euro 10.00
Isbn: 88-89602-04-X
In libreria da: marzo 2006
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