Leggo oggi su Repubblica.it una notizia, riportata nella sezione TV, che desidero riportare subito, sia per l’attualità che il tema dell’immigrazione continua ad avere più come emergenza che come politiche di integrazione, sia perchè si inserisce secondo me in modo interessante sulla riflessione sugli impatti della crisi sulle nostre società.
La polizia di frontiera statunitense ha deciso di diffondere oltre il muro del confine con il Messico canzoni in lingua spagnola che descrivono la vita drammatica dei clandestini messicani negli Stati Uniti, in modo da dissuadere appunto i messicani e le altre persone dal tentare la fortuna oltre confine. Una sorta di pubblicità anti-immigrazione, un’azione persuasiva fatta con le stesse voci dei latinos, un tentativo quasi “occulto” di auto-convincimento che dovrebbe spingere le migliaia di clandestini a pensare che non conviene scappare dai loro paesi e rischiare.
Sul confine e sul muro Messico-Stati Uniti c’è online molto materiale e vi segnalo un bell’articolo su National Geographic con bellissima galleria fotografica da cui è tratta anche la foto qui su (di Cook and Jenshel). (altro…)