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Posts Tagged ‘Trieste’

Non parlo molto di Trieste in questo blog, forse perchè l’entrare nelle questioni del luogo dove vivo e lavoro inevitabilmente mi porterebbe a commenti e giudizi legati più alle “beghe locali” che non ai contenuti dei post.

Oggi però voglio citare non un politico, non un accademico, non un attivista delle questioni del confine e della memoria, ma richiamare un articolo odierno del quotidiano cittadino, Il Piccolo, che fa un’intervista al Vescovo di Trieste, Eugenio Raviganni, che finisce il proprio mandato e traccia quindi un bilancio degli anni trascorsi. Al di là delle idee e delle posizioni religiose di ognuno di noi, credo valga la pena leggere l’intervista perchè viene da una persona che ha operato in una posizione da osservatore privilegiato della vita della città.

E qui voglio solo riportare la frase riguardante Trieste vista come “città in crescita ma ancora divisa“:

«Rispetto chi crede si possa arrivare a una lettura condivisa della storia, ma io ancora non la vedo. La purificazione della memoria è invece un atto di volontà, un impegno morale».

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giorno-memoria-09Oggi si celebra la Giornata della Memoria e come sempre si celebra a Trieste una delle cerimonie più importanti a livello nazionale, presso la Risiera di San Sabba, perché questo fu l’unico lager in Italia dove fu attivato un forno crematorio.

Dal sito ufficiale del Museo della Risiera del Comune di Trieste leggiamo: “La Risiera di San Sabba – stabilimento per la pilatura del riso edificato nel 1913 – venne utilizzata dopo l’8 settembre 1943 dall’occupatore nazista come campo di prigionia, e destinato in seguito allo smistamento dei deportati diretti in Germania e Polonia, al deposito dei beni razziati e alla detenzione ed eliminazione risiera-ssabbadi ostaggi, partigiani, detenuti politici ed ebrei. Il 4 aprile 1944 venne messo in funzione anche un forno crematorio. Nel 1965 la Risiera di San Sabba fu dichiarata Monumento Nazionale con decreto del Presidente della Repubblica. Nel 1975 la Risiera, ristrutturata su progetto dell’architetto Romano Boico, divenne Civico Museo della Risiera di San Sabba.(altro…)

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Eventi: TRIEST(E)?

TRIEST[E]?

La città che (forse) non ti aspetti.
Come la vedono in Europa.
Come la vorrebbero i triestini.

Segnalo questo seminario, che ho contribuito ad organizzare, promosso dall’Associazione “Luoghi Comuni”  e da “Società Futura”, nel quale si vuole provare, come dice il programma dell’evento, a guardare al presente e al futuro di Trieste togliendosi le lenti deformanti degli stereotipi e dei luoghi comuni con i quali siamo abituati a definirla.

Ci sarà un’autorevole voce che legge Trieste dall’interno, Roberto Weber, Presidente SWG, e una altrettanto autorevole voce che legge Trieste dall’esterno, Claudio Minca, geografo della Royal Alloway University of London.

Introduce e coordina Francesco RUSSO, Vicepresidente AREA Science Park

Venerdì 31 ottobre > ore 17.30 > Sala Tessitori (p.zza Oberdan, 5), Trieste

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In pochi giorni sono usciti due miei articoli sul sito Osservatorio sui Balcani, per certi aspetti simili ma per altri molto diversi tra loro.

Gli articoli sono ospitati in una interessantissima sezione del sito, AestOvest, che è nata su un progetto che intende “percorre quel ”confine mobile” che molto ha diviso, ma che ora è divenuto più che mai un’opportunità di relazioni“.

Un articolo è sui “segni del confine” a Gorizia, testo che ho condiviso, ma attingendo molto dalle sue ricerche goriziane, con Guido Barella, amico e giornalista attento alle storie del confine. L’articolo tratta delle schizofrenie della storia anche rispetto ai segni, ai simboli del confine, e come questi hanno avuto storie e destini diversi.

“I “segni” parlano, e ci raccontano tutta l’incongruenza di questa realtà “post”, post muro di Berlino, post dissolvimento della Jugoslavia, post tutto.

L’altro articolo è invece sui riti del confine, su Trieste e i suoi miti, “Riti e miti triestini”, nel quale ho messo anche un po’ di miei ricordi, dei passaggi, delle storie di confine. Il senso però è quello di sottolineare come nel vivere il confine Trieste è sempre stata a cavallo tra vicinanza e lontananza, appartenenza e indifferenza, mito e realtà.

La storia è cambiata anche su questo confine e Trieste dovrebbe riuscire a guardare avanti senza rivolgersi solo ai suoi miti:

Allora tra i miti e i riti di confine Trieste deve ancora trovare un suo ruolo nuovo, una dimensione diversa dall’essere confine di contrapposizione. Tutti hanno la propria storia, i propri ricordi, le memorie, ma anche la propria quotidianità che crea ancora vicinanza o lontananza. Il confine ora è caduto e Trieste dovrebbe sforzarsi di essere una città di confine che guarda avanti, che sa fare delle storie personali una storia collettiva.”

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Si può parlare di eventi storici senza che in Italia scoppi immediatamente uno scontro dialettico feroce come se la storia non fosse mai stata superata? Riusciamo in questo paese a parlare civilmente di fatti storici? E’ possibile parlare di fascismo ed antifascismo con l’occhio di una società matura e moderna? e soprattutto, è possibile farlo in una città come Trieste?

Io ci provo, insieme ad alcuni amici, attraverso la presentazione di alcuni libri, di cui questo è il primo. (altro…)

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Questa settimana a Trieste viene presentato il magazine EUROREGIO attraverso due eventi:

– giovedì 18 alle 18 al Caffè San Marco con un dibattito

– sabato 20 alle 20.30 al giardino di Via San Michele con una festa e un concerto

Dal blog Bora.La ci informano che:

EUREGIO, edito da INFORMEST, Gorizia, è un periodico plurilingue della Comunità Euroadriatica (Euroregione), impegnato in fatti ed idee di collaborazione tra l’Adriatico e il Danubio. A entrambi gli eventi verranno regalate le copie della rivista e tonnellate degli ambiti sticker allegati al giornale.

Io aggiungo che Euroregio è diretto da Enrico Maria Milić.

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Scontrosa grazia

TRIESTE

Ho attraversata tutta la città.
Poi ho salita un’erta,
popolosa in principio, in là deserta,
chiusa da un muricciolo:
un cantuccio in cui solo
siedo; e mi pare che dove esso termina
termini la città.
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