Le città italiane si stanno evolvendo tra non luoghi e superluoghi. Almeno questa sembra essere l’immagine che emerge dal rapporto 2008 della Società Geografica Italiana, intitolato “L’Italia delle città. Tra malessere e trasfigurazione”. I due termini usati sono di per sé già molto indicativi.
Mentre da mesi ormai stiamo parlando di città in crisi e delle ricadute della crisi economica nella vita delle città, questo studio sullo stato delle città in Italia non ci dà certo segnali incoraggianti. Almeno questa è l’interpretazione che ne do io, rispetto ad alcuni elementi che vi accenno qua sotto.
Il rapporto (anche se, ammetto, non ho avuto ancora l’opportunità di leggerlo nella sua interezza) conferma una tendenza chiara da alcuni anni, e cioè che l’inurbamento del pianeta, e anche del nostro paese, è un processo ormai inarrestabile: la città e “l’urbanità” è caratteristica della contemporaneità, tanto che si parla di ambiente urbano anche per molte parti del territorio che non sono città.
L’altro aspetto che emerge è che l’evoluzione più recente delle città italiane è un’evoluzione prevalentemente di non-luoghi, o di superluoghi, come si è iniziato a chiamarli adesso. (altro…)