Uno dei temi di maggiore interesse negli studi e nelle analisi urbane è il rapporto tra cittadino, spazio pubblico e spazio privato. Sempre più le città, così come si sono strutturate, rispondono ad esigenze nelle quali lo spazio pubblico non è più il luogo privilegiato della socialità. Sempre più sono gli spazi privati, spesso artificiali, a divenire luoghi caratteristici della vita urbana contempranea, tanto che, come già indicato in un post precedente, si parla di città dei superluoghi.
Sfogliando i giornali in questi giorni ho trovato una chicca che volevo segnalarvi. Nella sezione libri dell’edizione dello scorso weekend del Financial Times (che “sfoglio” per carpire notizie sulla crisi) c’era la recensione della copertina di un libro che è una pietra miliare della letteratura urbana, “The Death and Life of Great American Cities” di Jane Jacobs. (altro…)