Posted in confini, Conflitto, Muri, tagged Balcani, Bulgaria, EurActive, fiume Evros, Francesco Martino, Francia, Grecia, Lampedusa, Mediterraneo, Muri, Osservatorio Balcani e Caucaso, Strandza, Turchia, Ventimiglia, WorldBulletin on aprile 19, 2011|
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Il Mediterraneo, Lampedusa, Ventimiglia, ma anche il fiume Evros e la regione di Strandza in Bulgaria: ecco i luoghi dove si delineano in forme diverse i nuovi muri d’Europa. Nelle scorse settimane, con gli sbarchi di migliaia di persone che fuggono dall’Africa, abbiamo assistito a un dibattito e a un confronto che hanno messo in luce una posizione frammentata e contradditoria dell’Euroa rispetto al tema immigrazione. Un’Europa chiusa e divisa al suo interno, indifferente e crudele, in cui si è pronti ad interventi militari ma di gran lunga meno pronti ad affrontare situazioni umanitarie e flussi migratori che ormai attraversano quotidianamente i confini e i territori europei.
Mentre i flussi di persone causati dai cambiamenti epocali del Nord Africa e la guerra in Libia hanno fatto molto rumore e hanno trovato molto spazio sui media, mentre uno stato come la Francia nega il diritto di libero movimento a tutti i cittadini chiudendo una delle maggiori vie di comunicazione sulla linea est-ovest, silenziosamente l’Europa continua a costruire anche muri fisici, per arginare la porosità dei propri confini.
Il punto critico è il confine con la Turchia, attraverso il quale quotidianamente passano moltissime persone provenienti dai paesi più a est. Di un paio di mesi fa è la decisione della Grecia, appoggiata dalla Francia (vedi articolo su EurActive), di costruire una barriera di 12 Km, e alta 5 metri, lungo il fiume Evros, seguita a breve dalla notizia della volontà della Bulgaria innalzare un reticolato di protezione sul vecchio confine della Guerra fredda (in questo caso con la scusa anche della trasmissione di malattie animali, vedi un articolo su WorldBulletin).
Segnalo un bel articolo di Francesco Martino su Osservatorio Balcani Caucaso, Tutti dietro al muro, che evidenzia come dopo i conflitti recenti anche nei Balcani pochi facciano sforzi verso il dialogo ma molti “si affannano ad innalzare muri per tenere “l’altro” a distanza di sicurezza. E neppure l’Unione europea sembra immune da questa tentazione.” Europa muro appunto.
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